"Adoro scendere nelle tombe
spargere brina sui morti,
congelare il sangue nelle vene
e ghiacciare i cervelli nelle loro teste".
Estratto dalla poesia di Nekrasov, poeta russo ottocentesco che parla di "Nonno gelo, naso rosso"
Ossia quello che è stato trasformato dagli abramiti cristiani in babbo natale.
Nel mondo pagano Europeo il periodo che va da Novembre a Dicembre è invaso da ogni sorta di figure inquietanti, come il Krampus, Joulupukki, Nonno gelo (babbo natale) e Perchta (la befana), per quale motivo? Qual'è l'origine di queste figure?
Il tutto inizia dalla festa pagana Samhain, poi rinominato "halloween", questo giorno rappresentava per i celti la fine dei raccolti, quando il terreno veniva preparato per l'inverno.
Nella dimensione ciclica del tempo presente nella visione della cultura celtica, Samhain si trova in un punto fuori dalla dimensione temporale, che non appartiene ne all'anno vecchio, ne all'anno nuovo, in questo giorno, il velo che divide la terra dei vivi da quella dei morti, si assottiglia e i due mondi possono comunicare.
Quando i Romani entrarono in contatto coi Celti, identificarono il Samhain con la loro festa dei morti (Lemuria) che era però celebrata nei giorni 9, 11 e 13 maggio, altri invece ne hanno visto l'analogia col Mundus Cereris: Si tratta di una fossa posta nel santuario di Cerere e consacrata agli dèi Mani, che ha forma circolare. La fossa rimane chiusa per tutto l'anno ad eccezione di tre giorni, Il rito prevedeva infatti che il 24 agosto, il 5 ottobre e l'8 novembre il mundus fosse aperto e pertanto quei giorni erano segnati nel calendario con la dicitura "mundus aperto". L'apertura del mundus metteva in comunicazione il mondo dei vivi e quello dei morti.
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Museo archeologico nazionale di Napoli - Pubblico dominio |
Il mondo pagano è costellato di questi spiriti invernali, dei veri e propri demoni che attraversano la terra.
Schiachperchten
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Perchtenmasken in Hüttschlag - Holger Uwe Schmitt - Opera propria |
In Austria tradizionalmente si fa un corteo nel periodo di natale chiamato "Perchtenlauf" fatto di mostri molto simili al krampus, degli scaccia spiriti che proteggono il villaggio o la città dalla morsa delle forze del male per tutto l'anno. In origine, la parola Perchten (plurale di Perchta) si riferiva alla maschera femminile che rappresentava l’entourage di Perchta , un'antica dea. Nella tradizione, le maschere venivano portate durante le processioni fatte nell'ultima settimana di dicembre e nella prima settimana di gennaio, particolarmente il 6 gennaio.
Secondo un'antica leggenda, la notte prima dell'Epifania (5 gennaio), Perchta la strega arriva in ogni casa e per quei bambini che hanno lavorato duramente tutto l'anno e non si sono comportati male, mette una moneta d'argento nella scarpa, e per quelli che sono pigri e si sono comportati male gli taglia lo stomaco e lo riempie di paglia e pietre. In italia Perchta è diventata la befana, di cui ha mantenuto solo l'aspetto e non la sostanza.
In alcune descrizioni, Perchta ha due forme; può apparire bella e bianca come la neve come il suo nome, o anziana e tormentata.
La parola Perchten è plurale per Perchta, e questo è diventato il nome del suo corteo, così come il nome di maschere di animali indossate in sfilate e feste nelle regioni montuose dell'Austria. Nel XVI secolo, i Perchten assunsero due forme: alcuni sono belli e luminosi, noti come Schönperchten ("bellissimo Perchten"). Questi vengono durante le dodici notti e i festival per "portare fortuna e ricchezza alla gente". L'altra forma è la Schiachperchten ("brutti Perchten") che ha zanne, zanne e coda di cavallo che vengono usate per scacciare demoni e fantasmi. Gli uomini si vestivano da Perchten durante il XVI secolo e andavano di casa in casa scacciando gli spiriti malvagi.
Joulupukki - La capra mannara
In Finlandia i bambini chiamano "babbo natale" Joulupukki, il moderno Joulupukki sembra proprio il comune babbo natale, il nonno col cappotto rosso e la barba bianca e i regali in borsa, ma accompagnato da una capra... Perché?
In finlandese la parola youlu significa Yule, cioè Natale e Pukki significa capra, infatti in Finlandia originalmente quello che è diventato babbo natale era una capra mannara, che come tutti gli altri demoni del periodo invernale punisce i bambini cattivi, li cucina in un calderone e li mangia.
Nonno gelo - Morozko
Le origini del personaggio di Ded Moroz precede il cristianesimo come mago slavo dell'inverno. Secondo alcune fonti della mitologia slava, Ded Moroz, allora chiamato anche Morozko o Ded, è un demone della neve. Tuttavia, prima del cristianesimo il termine demone non aveva connotazioni negative. Come con molte altre figure mitiche, solo nel tempo ai demoni sono state attribuite caratteristiche negative.
Sotto l'influenza delle tradizioni ortodosse, il personaggio di Ded Moroz è stato trasformato. Dal 19 ° secolo gli attributi e la leggenda di Ded Moroz sono stati modellati da influenze letterarie.
Dopo la rivoluzione russa, le tradizioni natalizie furono attivamente scoraggiate perché considerate "borghesi e religiose". Allo stesso modo, nel 1928 Ded Moroz fu dichiarato "un alleato del sacerdote e del kulak". Tuttavia, l'immagine di Ded Moroz ha assunto la sua forma attuale durante il periodo sovietico, diventando il simbolo principale della festa di Capodanno (Novy God) che ha sostituito il Natale. Alcune tradizioni natalizie furono riportate in vita in seguito alla famosa lettera di Pavel Postyshev, pubblicata a Pravda il 28 dicembre 1935. Postyshev credeva che le origini della festa, che erano pre-cristiane, erano meno importanti dei benefici che poteva portare ai bambini sovietici.
La storia:
C'era una volta una donna che aveva una figlia tutta sua, che amava, e una figliastra, che odiava. Un giorno, la donna ordinò a suo marito di portare la figliastra nei campi invernali e lasciarla lì a morire, e lui obbedì. Morozko nonno gelo la trovò, e lei, essendo educata e gentile con lui, le regalò un forziere pieno di cose belle e abiti raffinati.
Quando la matrigna vide ciò che la figliastra ha riportò, ordinò a suo marito di portare sua figlia naturale nei campi. Ma a differenza di prima, questo bambina fu scortese con Morozko ed egli la congelò a morte. Quando il padre le riportò il corpo, la vecchia pianse.
Morozko ha le stesse identiche fattezze di babbo natale, con la differenza di avere un abito azzurro ed essere coerentemente un "nonno" e non un "babbo", il colore azzurro è coerente con il suo essere uno spirito invernale.
E San Nicola?
Non c'entra assolutamente nulla, ne da un punto di vista storico, ne da un punto di vista di immaginario, è completamente diverso.
San Nicola nasce a Patara di Licia, in Turchia, è stato uno dei 318 partecipanti al concilio di Nicea, perseguito da Diocleziano e liberato da Costantino. E non ha niente a che vedere con Morozko o con Joulupukki. Quando il cristianesimo iniziò a incorporare la cultura pagana nelle loro feste, hanno fuso la figura pagana con la leggenda cattolica già esistente di San Nicola per creare Babbo Natale.
Fonti:
Joulupukki: https://comrade-koch.livejournal.com/49241.html
Poesia di Nekrasov:Nonno gelo - naso rosso: https://ramblingatthebridgehead.wordpress.com/2017/12/05/red-nosed-frost-extract-by-nikolay-nekrasov/
Samhain: https://www.ilcerchiodellaluna.it/central_calend_samhain.htm
Morozko: https://terreceltiche.altervista.org/tag/morozko/
Morozko nell'Enciclopedia dei miti e leggende russe: https://books.google.it/books?id=eD5AkdM83iIC&printsec=frontcover&dq=parents+pay+ransom+to+ded+moroz&hl=en&sa=X&ei=XtnHVNCgC5DlgwTb14PwBw&redir_esc=y#v=snippet&q=Morozko&f=false
Mundus Cereris: https://www.identitainsorgenti.com/galleries/memento-mori-quel-mosaico-che-ricorda-gli-antichi-riti-legati-ai-morti/