domenica 26 novembre 2017

Platonismo e Cristianesimo

C. W. Mitchell: La morte di Ipazia


Il Cristianesimo è una setta dell’ Ebraismo, in cui sono stati forzati i concetti di Dio metafisico e anima, che sono in realtà concetti che nascono dal padre della civiltà Europea: Platone.

Concetto di Anima

Nella bibbia viene usata la parola “anima”, ma non esiste la definizione, perché il concetto di “anima” non viene dalla bibbia ma dal Dialogo di Platone “Fedro”:

“ Prima di tutto dunque bisogna intendere la verità riguardo alla natura dell'anima divina e umana, considerando le sue condizioni e le sue opere. L'inizio della dimostrazione è il seguente…”.

In cui è presente un profondo trattato analitico:

"Ogni anima è immortale. Infatti ciò che sempre si muove è immortale, mentre ciò che muove altro e da altro è mosso termina la sua vita quando termina il suo movimento. Soltanto ciò che muove se stesso, dal momento che non lascia se stesso, non cessa mai di muoversi, ma è fonte e principio di movimento anche per tutte le altre cose dotate di movimento. Il principio però non è generato. Infatti è necessario che tutto ciò che nasce si generi da un principio, ma quest'ultimo non abbia origine da qualcosa, poiché se un principio nascesse da qualcosa non sarebbe più un principio. E poiché non è generato, è necessario che sia anche incorrotto; infatti, se un principio perisce, né esso nascerà da qualcosa né altra cosa da esso, dato che ogni cosa deve nascere da un principio. Così principio di movimento è ciò che muove se stesso..."

http://www.ousia.it/SitoOusia/SitoOusia/TestiDiFilosofia/TestiPDF/Platone/Fedro.pdf

Nella bibbia non solo non c'è la definizione di anima, ma viene scritto chiaramente che non c'è differenza tra l'uomo e la bestia come si può leggere in Ecclesiaste 3,19:

"Infatti la sorte degli uomini e quella delle bestie è la stessa; come muoiono queste muoiono quelli; c'è un solo soffio vitale per tutti. Non esiste superiorità dell'uomo rispetto alle bestie, perché tutto è vanità."


Concetto di Dio Metafisico di Platone, contro gli Dei mortali della Bibbia

Il Dio della bibbia Yehovah è uno dei tanti dei mortali (chiamati Elohim) come viene spiegato nella stessa Bibbia in Salmo 82:6

“6 Io ho detto: «Voi siete dèi,

siete tutti figli dell'Altissimo,

7 ma certo morirete come ogni uomo,

cadrete come tutti i potenti».”


Lo stesso Paolo, il padre de Cristianesimo sottolinea che esistono una moltitudine di Divinità, ma che per lui ha importanza solo una:

"Prima lettera ai Corinzi
5 In realtà, anche se vi sono cosiddetti dèi sia nel cielo che sulla terra – e difatti ci sono molti dèi e molti signori, 6 per noi c’è un solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene e noi siamo per lui"

Nella bibbia non esiste il concetto di Dio metafisico, il dio Yehovah ha chiaramente un corpo come si può leggere chiaramente in Deuteronomio 23 in cui il Dio Yehovah è stanco di camminare tra gli escrementi lasciati dai suoi soldati nell'accampamento:

"13 Avrai anche un posto fuori dell'accampamento e là andrai per i tuoi bisogni. 14 Nel tuo equipaggiamento avrai un piuolo, con il quale, nel ritirarti fuori, scaverai una buca e poi ricoprirai i tuoi escrementi. 15 Perché il Signore tuo Dio passa in mezzo al tuo accampamento per salvarti e per mettere i nemici in tuo potere; l'accampamento deve essere dunque santo, perché Egli non veda in mezzo a te qualche indecenza e ti abbandoni."

Il concetto di Dio Metafisico (che non ha un corpo) e Immortale viene da Platone e si può trovare nel suo dialogo chiamato “Timeo” e viene chiamato generalmente Artefice o Demiurgo:

“ Quando l'artefice, rivolgendo il suo sguardo verso ciò che è sempre allo stesso modo e servendosi di una tale entità come di un modello, realizza la forma e la proprietà di qualche cosa, è necessariamente bello tutto quello che in questo modo realizza”.

http://www.ousia.it/SitoOusia/SitoOusia/TestiDiFilosofia/TestiPDF/Platone/Timeo.pdf


La bibbia non riguarda gli Europei

Tutte le bellezze del Cristianesimo, come l’arte, le sculture, i dipinti, le opere musicali classiche, sono il risultato della nostra sensibilità, bravura e cultura storica Europea e non hanno niente a che vedere con i testi Abramitici.

Gli Europei sono stati ingannati crudelmente attraverso le religioni Abramitiche, a sostituire il Demiurgo metafisico con il "Dio" Yehowah.

Questo nonostante la religione Ebraica non appartenga neanche formalmente agli europei, infatti come viene specificato nella stessa bibbia, il patto è tra il dio Yehovah e la stirpe di Giacobbe (che cambierà nome in Israele):

Genesi 28:13 Ecco il Signore gli stava davanti e disse: «Io sono il Signore, il Dio di Abramo tuo padre e il Dio di Isacco. La terra sulla quale tu sei coricato la darò a te e alla tua discendenza.

Il patto non riguarda neanche tutti gli Ebrei ma solo la famiglia di Giacobbe, perfino la stirpe del fratello gemello di Giacobbe chiamato Esaù la cui discendenza erano gli Amalechiti, andavano tutti sterminati per ordine di Yehovah.

Genesi 14:7 Poi tornarono indietro e vennero a En-Mispat, cioè Cades, e sconfissero gli Amalechiti su tutto il loro territorio, e così pure gli Amorei che abitavano ad Asason-Tamar.


Questo non sminuisce in alcuno modo tutto ciò che è l’arte Cristiana in quanto non è il risultato della bibbia ma è il risultato di tutti i concetti di Platone che sono stati forzati dentro la Bibbia.

Perfino il concetto di “Amore” non viene trattato nella bibbia, infatti per quanto venga utilizzata spesso la parola “amore” in nessun caso vene spiegato il concetto. Mentre Platone dedica un intero libro al concetto di amore, il Simposio di Platone.

http://www.ilgiardinodeipensieri.eu/testi/simposio_01.pdf

Chi per primo ha sostenuto l'interpretazione metaforica dei testi abramitici?


Filone di Alessandria è colui che ha sostenuto l'interpretazione allegorica dell'antico testamento.

Filone l'Ebreo (Alessandria d'Egitto, 20 a.C. circa – 45 d.C.), era un colto esponente della potente comunità ebraica di Alessandria, sede della più importante biblioteca del tempo ed ha deliberatamente inserito i concetti del Demiurgo Platonico nei testi mosaici, attribuendolo a Yehovah. Filone sapeva perfettamente che nella Genesi Yehowah non è un dio unico e che nella stessa genesi ci si riferisce a una moltitudine di divinità chiamate Elohim:

Genesi 3,22 Il Signore Dio disse allora: «Ecco l'uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e non prenda anche dell'albero della vita, ne mangi e viva sempre!». 23 Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da dove era stato tratto. 24 Scacciò l'uomo e pose ad oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada folgorante, per custodire la via all'albero della vita.

Filone con il pretesto che il linguaggio non fosse sufficiente ad esprimere l'essenza dei testi mosaici, ha introdotto deliberatamente l'interpretazione allegorica, ossia della lettura non letterale ma interpretativa.

Il teismo è un concetto greco che è stato inserito nei testi abramitici, senza il pensiero greco il cristianesimo non esisterebbe, i concetti metafisici nella cultura e nella lingua ebraica non esistono, la bibbia non se ne occupa.

La questione è estremamente delicata, in quanto il corso della storia, mostra chiaramente come si sia cercato in ogni modo di screditare ed infangare il Platonismo, rubandone le parti e mescolandole ad un libro che non ha niente a che vedere con la metafisica.


Addirittura abbiamo la figura centrale di Giustino (Flavia Neapolis, 100 – Roma, 163/167) chiamato Giustino il filosofo (senza rigor di causa) dai Cristiani, che accusa direttamente Platone di aver copiato dalla Bibbia mentendo sapendo di mentire:

Come Platone ha attinto dai Profeti
LIX. - 1. Affinché sappiate anche che Platone ha attinto dai nostri maestri - intendiamo dire dalle parole dei Profeti - l'affermazione secondo cui Dio, trattando la materia amorfa, fece il mondo, ascoltate le precise parole di Mosè, che già abbiamo mostrato essere il primo Profeta e più antico degli scrittori greci:
2. per mezzo di lui lo Spirito Profetico, rivelando in quale modo, al principio, e da quali elementi Dio abbia creato il mondo, disse così: "In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era invisibile ed informe, e tenebra sull'abisso; e lo Spirito di Dio si librava sulle acque. E Dio disse - Sia la luce - e così fu".
3. È così che Platone, con quanti la pensano come lui, ed anche noi stessi, abbiamo appreso che tutto il cosmo è opera del Logos di Dio con gli elementi prima indicati da Mosè: e voi potete persuadervene.

Giustino sta citando la genesi in questo passo, o meglio, l'interpretazione allegorica fatta da Filone l'Ebreo della genesi, in quanto nella Genesi c'è scritto:

Genesi 1
1 In principio creò Iddio il cielo e la
terra.
2 E la terra era deserto e solitudine, ed
oscurità era sulla faccia dell’abisso; ed
un vento di Dio [cioè fortissimo]
agitavasi sulla faccia dell’acqua.
3 Dio disse: Sia luce; e fu luce.

In cui non si fa nessun riferimento a "materia amorfa" o "informe" bensì si parla di deserto e solitudine.

Chiunque abbia modo di leggere la Bibbia sa perfettamente che non tratta argomenti metafisici, del tutto, sono completamente assenti, Giustino sempre nell'Apologia spudoratamente mente, con forza, privo della più totale onestà intellettuale:

LX. - 1. L'affermazione contenuta nel Timeo di Platone a proposito della natura del Figlio di Dio, quando dice: "Lo dispose nell'universo a forma di X", è stata anch'essa attinta da Mosè.
2. Infatti nei libri di Mosè sta scritto che in quel tempo, quando gli Israeliti uscirono dall'Egitto e si trovarono nel deserto, si fecero loro incontro animali velenosi, vipere, aspidi ed ogni sorta di serpenti che uccidevano il popolo; e che, per ispirazione e per opera di Dio, Mosè prese del bronzo, gli diede forma di croce, lo pose sul santo tabernacolo e disse al popolo: "Se guardate a questa figura ed avete fede in essa sarete salvati".

Questo fatto è completamente assente nel Pentateuco, ossia nei testi Mosaici. Mosè secondo la Bibbia non hai mai compiuto questo atto, potete controllare tranquillamente in: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio.

Giustino mentirà fino alla fine, portando la sua menzogna fino alla condanna a morte da parte di Giunio Rustico.

Le Apologie di giustino si possono trovare Qui

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